Cattiva è il titolo dell’ultimo libro di Rossella Milone pubblicato da Einaudi, un libro che ogni neo-mamma (e non solo) dovrebbe poter leggere.

In queste pagine, Emilia, racconta la nascita (lentissima e complicata) della sua bambina e racconta i loro primi tre mesi insieme. Mesi nei quali non succede quasi niente. Mesi scanditi da pianti inconsolabili, allattamento, tentativi di dormire. E un costante senso di sconfitta e incapacità. Incapacità di capire il pianto, di consolarlo, di trovare un modo di comunicare con la bambina. Emilia cerca informazioni ovunque, ma nessuno sembra in grado di spiegarle davvero come si fa.

Il marito è fuori per lavoro fino alle sette di ogni sera, e quando torna e la vede piangere all’improvviso, non chiede e non cerca di dare un nome a quel pianto. I nonni, presenti, affettuosi e pieni di cose da fare, si occupano di tutto cercando di aiutare la figlia, con la loro presenza e i mille lavoretti da fare in casa, ma ignorano quasi del tutto la bambina: di quella, si sa, è la mamma che se ne occupa, è lei che sa e che può, è lei che ha l’istinto materno. Anche quando non ce la fa più.

Emilia non riesce a dare forma e nome alla sua paura e al suo smarrimento, alla sua stanchezza, così aspetta, aspetta che passi, forse, aspetta che qualcosa accada. Ma in questi mesi non succede niente, e Emilia, incapace di dare una risposta efficace a quei pianti, troppo sola nelle lunghe giornate con la bambina, sprofonda nello sconforto senza accorgersene e senza riuscire a chiedere aiuto.

Qualcosa inizia a cambiare quando qualcuno (non le persone più vicine ma un fratello amatissimo e lontano) si accorge dei suoi pianti improvvisi e delle urla e, guardandola, accorgendosi di lei, le dà la possibilità di guardarsi. Allora Emilia inizia a capire che può e deve fidarsi di se stessa e della bambina, e inizia a creare da qui le sue risposte, iniziando a riconoscere la bambina come altro da sé. Soltanto nelle ultime pagine la bambina diventa Lucia, un essere a se stante, che grazie alle cure e alle attenzioni della mamma potrà affacciarsi da sola a scoprire il mondo.

Un libro onesto e sincero che non usa certa autoironia comune a molti libri sulla maternità, perché mentre sei nella tempesta non c’è posto per la leggerezza.

Un libro sincero che dice la verità e non ha bisogno di rassicurare il lettore con la retorica della maternità difficile ma divertente. Un libro che prende per mano il lettore e lo porta a guardare l’abisso, e dopo averlo visto lo aiuta a trovare le risorse per risalire, che sono fatte prima di tutto di fiducia e pazienza verso se stesse.

 

Se vuoi approfondire la depressione post-partum: Gravidanza e Maternità: tra miti e realtà (storie di depressione post-partum)

 

Bibliografia:

Cattiva di Rossella Milone, ed Einaudi, 2018

www.einaudi.it/libri/libro/rossella-milone/cattiva/978880623843